Ana Strumpf
Uno stile che ci ha contagiati a prima vista. Colori e forme che amplificano all’infinito l’happiness factor. Parlando con lei ci è proprio venuta voglia di scoprire il lato creativo del Brasile.
Non potete capire la gioia e l’entusiasmo del nostro direttore quando l’artista brasiliana, illustratrice, creative director, interior e product designer, Ana Strumpf ha accettato di illustrare la nostra prima copertina.
Ana uno stile che può davvero essere definito contagioso. Il suo uso inventivo del colore e del tratto accentua la giustapposizione tra geometrie giocose e forme organiche, abilmente disposte in collage magistrali e opere miste che amplificano all’infinito l’happiness factor. Madre di due gemelli, ha collaborato con marchi globali, dalla Disney a Diane von Fürstenberg, e ha anche prestato il suo considerevole talento a collaborazioni con marchi di abbigliamento e riviste per bambini sia in Brasile che altrove. Diamo una sbirciatina al suo mondo.

SCIMPARELLO
La tua serie re.Cover ha attirato molta attenzione. Il successo del progetto ha cambiato la tua vita o il tuo lavoro?
ANA
Tutto è iniziato in maniera molto semplice: mi è sempre piaciuto disegnare. Stavo vivendo a New York quando è successo. Ho vissuto lì dal 2010 al 2014. Ero abituata a lunghe riunioni tramite Skype durante le quali scarabocchiavo su delle riviste. Mi è piaciuto il risultato e ho postato le prime foto su Instagram che sono diventate molto popolari. L’ho visto come un modo per dare un nuovo significato alle riviste che altrimenti sarebbero state buttate via. Poi alcuni amici che possiedono una galleria a San Paolo mi hanno invitato a esporre le copertine che hanno iniziato a ricevere grandissima attenzione. L’idea è nata da un principio che ha permeato tutto il mio lavoro per lungo tempo: ricreare, rivisitare, ricomporre, sotto forma di interventi manuali le copertine delle riviste di moda. In un momento in cui la stampa sta affrontando una crisi, lo trovo un modo giocoso di “ri-significare” queste pubblicazioni che, di solito, finirebbero scartate.
SCIMPARELLO
Cosa dovrebbe sapere il resto del mondo sul Brasile per sorprenderci o meravigliarci?
ANA
Penso che il mondo veda il Brasile come un mix di samba / caipirinha / carnevale / calcio. Ma siamo molto più creativi di questo. Vivo a San Paolo, e adoro l’atmosfera giovane e vitale nel mondo dell’arte, della musica, della moda, del design che sta attraversando la città, crescendo sempre di più. Se vi trovate in città, dovete dare un’occhiata alla Galeria Zipper, alla Galeria Vermelho, alla Galeria Luciana Britto, alla Galeria Fortes Vilaça e alla Galeria Pivo. La Pinacoteca Fundacao offre grandi mostre come il Museo Masp e il CCBB (il Centro Cutural Banco do Brasil).
SCIMPARELLO
Parlaci del tuo lavoro nel mondo della moda per bambini.
ANA
Il mio lavoro è sempre stato giocoso e divertente, e dopo che sono diventata mamma (di Max e Noah, gemelli di 5 anni), ero e continuo ad essere molto ispirata dai miei figli. Grazie a loro sento che quando creo per i bambini non ci sono regole, mi sento più libera. E non c’è niente di meglio che vedere un bambino felice di indossare un capo di abbigliamento che ho contribuito a creare, è la parte più bella del mio lavoro.
SCIMPARELLO
Hai mai sperimentato blocchi creativi? Come li hai gestiti e superati?
ANA
Penso di averne uno in questo momento! Cerco sempre di spingermi a fare cose nuove, ma allo stesso tempo rimanere fedele a me stessa, ed è una grande sfida. In questo semestre ho deciso di prendere pochissimi impegni lavorativi (o anche nessuno), e viaggiare, stare con i miei figli, cercare ispirazione, disegnare per divertimento … Ho lavorato molto negli ultimi anni, occupandomi di progetti per grandi marchi – Tod’s, Samsung, La Mer, Nina Ricci tra gli altri, così ho sentito che avevo bisogno di ricaricarmi. Ma i blocchi sono molto comuni anche per me. Penso che la creatività sia fatta al 10% da una buona idea, al 90% da duro lavoro. Quindi quando sento di essere in blocco, semplicemente ci provo e ci riprovo e ci riprovo … fino a quando non compare una buona idea!
SCIMPARELLO
Quale ricordo ami della tua infanzia?
ANA
Disegnare e viaggiare con i miei genitori… ho sempre condiviso il loro amore per l’arte: Keith Haring, Warhol, Matisse (Matisse è ancora il mio preferito). Mi hanno fatto conoscere molti posti nuovi, specialmente New York, la mia città preferita. Dal momento in cui l’ho visitata per la prima volta a 13 anni, sapevo che volevo vivere lì. Ricordo di aver speso tutti i miei soldi per un giacca da baseball Yankee, dopo appena un’ora di vacanza lol! Ora la città è ancora più speciale perché i miei figli sono nati lì e io ci capito spesso per lavoro o per visitare degli amici.
SCIMPARELLO
Che cosa comporta di solito la vita al di fuori del lavoro?
ANA
Dato che sono una libera professionista e ho due gemelli, ho bisogno di essere organizzata, di avere un programma! Quindi cerco di dividere bene il mio tempo tra lavoro / famiglia / me stessa. Adoro uscire con i miei amici tanto quanto mi piace stare a casa, guardare un film e mangiare popcorn con i bambini!
Testo di Jennifer Irizarry
Foto di Mari Brunini