Sebastião Salgado e il suo libro Children
Un mondo nei loro occhi

Tra le sue opere più toccanti c’è “Children”, edito da TASCHEN. Un libro che raccoglie 90 ritratti in bianco e nero di bambini rifugiati e migranti, scattati tra il 2000 e il 2016. Volti piccoli, occhi grandi, vite segnate dalla guerra, dalla povertà, dagli spostamenti forzati. Ma mai ritratti con pietismo: Salgado li guarda con rispetto, con quella sua capacità unica di mostrare dignità anche nella sofferenza.
È un libro potente, che ci ricorda che l’infanzia non è sempre spensierata — ma anche che la speranza si trova proprio lì, nei sorrisi che resistono, negli sguardi che chiedono futuro.
Salgado ha firmato altre opere imprescindibili per chi ama la fotografia con un’anima:
– Workers – omaggio alla forza del lavoro umano
– Exodus – il suo grande progetto sulle migrazioni globali
– Genesis – un viaggio nella bellezza primordiale del nostro pianeta
– Amazônia – un tributo visivo alla foresta e ai suoi popoli
Oltre alle sue immagini, Salgado lascia un’eredità concreta: l’Instituto Terra, fondato insieme alla moglie Lélia, che ha riforestato migliaia di ettari in Brasile.
Per chi lavora con e per i bambini, come noi di Scimparello, “Children” è una lettura visiva che colpisce dritta al cuore. Un invito a non dimenticare, e a guardare i più piccoli con più attenzione, ovunque si trovino.


