Helen Downie

Portfolio

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text Patrizia Mezzanzanica

 

Questo portfolio è dedicato ad Helen Downie per una ragione precisa. Anzi due. Perché la sua arte esprime il mondo fantastico e surreale che abita l’animo di ogni bambino (e di ogni uomo che non dimentica il bambino che è stato), e perché racconta spesso la storia di una famiglia.
Una famiglia che rappresenta esattamente quella in cui noi di Scimparello crediamo e che può essere la famiglia in cui nasci ma anche quella che scegli.

 

E, insieme alla famiglia, la natura. La natura colorata, vitale, affettiva che di tutti noi essere viventi è mamma e sorella. Vogliamo raccontare la storia del mondo come ci piace credere che sia, e le opere di Helen Downie lo fanno per noi. Le sue tele sono come le favole d’altri tempi che hanno sempre un significato più profondo di quello che appare a prima vista. Osservarle vuol dire immergersi nel nostro immaginario, in quella parte più segreta e affascinate di noi stessi che solo la bellezza riesce a far emergere. Ci sono dettagli, nelle sue opere, che in un primo momento non si notano neppure ma che, se li vai a cercare, ti fanno riflettere e ti svelano sempre qualcosa di te stesso. Qualcosa che quasi sempre ha a che fare con un’emozione che sapevi di avere dentro ma non sapevi come tirar fuori.

 

C’è qualcosa di così puro e incontaminato nella sua arte che senza che te ne accorgi ti ritrovi con il sorriso sulle labbra, o commosso fino alle lacrime.
Esattamente come ti succedeva da bambino, quando farsi rapire dalle emozioni era più facile. Helen Downie ha iniziato a dipingere tardi, quasi per gioco,pensava che dopo poco tempo avrebbe smesso, invece è stata travolta, come quando ci si innamora e non si riesce a pensare ad altro.
Così, almeno, ha riferito in molte interviste. E anche che, per timidezza, per vincere la paura di fallire, all’inizio della sua carriera ha spesso dipinto immaginando che nessuno avrebbe poi visto le sue opere. L’ispirazione la trova nelle cose che le piacciono e che incontra ovunque, nei cassetti della cucina come in un sogno.

 

E ciò che la sorregge, quando si ritrova insicura davanti ad un nuovo quadro ancora da iniziare, è la certezza che qualsiasi cosa deciderà di dipingere quel giorno sarà qualcosa mai visto prima e mai esattamente riproducibile. Qualcosa di unico come la voce di una persona o le nuvole nel cielo.
Ed è forse proprio questa idea della vita, così femminile e rassicurante, ciò che di leici ha conquistato definitivamente. L’abbiamo avvertita da subito, questa sensibilità, nelle sue opere.

 

 

Di Helen Downie (alias the Unskilled Worker) e della sua arte hanno parlato molte riviste internazionali fra cui Artnet, The New York Times, Vanity Fair, Vogue, Dazed, i-D e Harper’s Bazaar Art che l’ha annoverata fra le sette principali artiste contemporanee. I suoi dipinti sono stati esposti nelle più importanti gallerie di Londra, Hong Kong, Seul, Madrid, Tokyo e Shanghai dove ha presentato una serie di ritratti realizzati per Gucci.

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