Per le ultime collezioni della griffe parigina, Olivier Rousteing si ispira all’Egitto. Nonostante non sia mai riuscito a visitare questa “terra lontana”, il direttore creativo di Balmain ha dichiarato alla stampa che fin da piccolo era solito trascorrere gran parte del suo tempo in questa porzione di globo. Olivier Rousteing, né sous X – un bambino adottato che non ha mai conosciuto i propri genitori – fantasticava spesso di poter legare in qualche modo le sue origini al glorioso universo dei Faraoni. Questi sogni lo hanno aiutato nei momenti più difficili della sua infanzia, in modo particolare quando si sentiva emarginato dai suoi compagni di classe per via del colore della sua pelle. Per creare la stirpe reale che immaginava, Rousteing non ha mai smesso di raccogliere tutte le informazioni possibili su quell’antica e affascinante civiltà. Recentemente scopre che entrambi i suoi genitori erano originari del Corno d’Africa, sentendosi cosi nuovamente pervaso dalla brama di approfondire l’arte, la storia e la bellezza del continente, riaccendendo la sua passione per l’Egitto. Rousteing reinterpreta le le peculiarità di questa terra incantata in occasione dell’ultima sfilata della Maison a Parigi: silhouette, tonalità e decorazioni sontuose degne dei Faraoni, abbinate perfettamente ai tratti distintivi di Balmain e impreziosite da un tocco di savoir-faire parigino. Lo stilista e il suo team hanno scelto di creare la collezione Balmain Kids sulla base di questa magica ispirazione.

Un’immagine contemporanea e inclusiva, uno stile di vita giovane e moderno con una forte identità.
L’universo Balmain è composto da uomini, donne e bambini influenti che si riconoscono nello stesso modo di pensare e di comportarsi nei confronti del mondo.